22 Mag 2018

SAIB, la “ricetta della nonna” che punta all’innovazione

Era il 1962 quando dall’idea di Eva Bosi e del marito Giorgio Rinaldi – nonni di Giuseppe Conti, attuale erede dell’azienda – è nata la SAIB, realtà di Fossadello Caorso (in provincia di Piacenza) specializzata nel riutilizzo degli scarti di altre lavorazioni del legno per la creazione di pannelli di truciolato.

Un’idea, per l’epoca, assolutamente geniale e che, ancora oggi, permette di avere un prodotto innovativo ed economicamente vantaggioso. Il pannello truciolare, infatti, riduceva drasticamente i costi di fabbricazione del mobile rendendolo un bene di consumo, alla portata di tutti, facendo la fortuna di SAIB, oggi una delle principali imprese italiane produttrici. Un’intuizione che, anche ai giorni nostri, dopo poco più di mezzo secolo, si riconferma esatta.

Lo sviluppo tecnologico e l’innovazione

L’azienda non si è però fossilizzata sul passato e ha deciso di affinare l’intuizione di nonna Eva, inserendo nel proprio catalogo, oltre al truciolare grezzo, anche un’ampia gamma di prodotti nobilitati, seguendo un percorso di innovazione tecnologica e di ricerca estetica e funzionale.

Una ricerca dell’innovazione tanto importante da entrare nel claim dell’azienda “made with heart and technology“, tradotto “fatto con il cuore e la tecnologia“. Ne è un esempio di questa proiezione verso il futuro tecnologico l’investimento di 30 milioni fatto lo scorso anno per un nuovo macchinario.

Guardando al catalogo si possono trovare, infatti, prodotti di assoluta innovazione, come LIGHT (progettato in collaborazione con BASF), il pannello truciolare con un peso specifico inferiore del 20% rispetto al pannello standard, e SILVERBOARD (creato insieme a COVERIGHT), il primo pannello melaminico con una superficie naturalmente antibatterica al 100%.

I numeri di SAIB

SAIB recupera 420.000 tonnellate di legno, utilizzato per la trasformazione in pannelli che produce, grazie al lavoro di 210 dipendenti, un fatturato annuo di 118 milioni di euro.

Numeri da record che si inseriscono perfettamente nel contesto italiano, ad oggi il primo al mondo quanto a recupero del legno e che raggiunge ben il 60% di legno recuperato – molto più alto degli obiettivi del 25% entro il 2025 e del 30% entro il 2030 fissati dall’Unione Europea.

SAIB numeri

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Ogni settimana l’inserto Buone Notizie del Corriere della Sera lascia spazio alle informazioni sulle imprese del bene: leggi l’approndimento nell’articolo di questa settimana dedicato proprio a SAIB.

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