08 Mag 2025
La batteria fatta con gli scarti di legno mantiene il 60% di capacità dopo 10.000 cicli
Una batteria fatta con la segatura, capace di immagazzinare un’elevata quantità di energia e di mantenere il 60% della capacità dopo 10mila cicli.
Si tratta di un supercondensatore ibrido agli ioni di litio, dotato di elettrodi realizzati con particelle di legno di scarto delle segherie. L’hanno messa a punto i ricercatori dell’Università dei Paesi Baschi (UPV/EHU). Il sistema costituisce una soluzione di accumulo di energia sostenibile ed economica, con prestazioni di tutto rispetto: 105 Wh/kg a 700 W/kg.
Secondo i ricercatori, l’innovazione potrebbe aprire la strada ad alternative più ecologiche nell’immagazzinamento di energia ad alta potenza, riducendo la dipendenza dai materiali convenzionali e migliorando la sostenibilità del settore. “Sviluppiamo nuovi materiali che possono essere utilizzati per immagazzinare energia. In questo caso, per creare gli elettrodi abbiamo preparato il carbonio dalle particelle di legno dei pini insignis che sono intorno a noi e vengono utilizzati nei laboratori di falegnameria”, ha dichiarato Idoia Ruiz de Larramendi, docente presso UPV/EHU e membro del gruppo di ricerca.
Le batterie e i supercondensatori sono essenziali per lo stoccaggio dell’energia e presentano vantaggi distinti.
Mentre i supercondensatori producono una grande potenza per brevi periodi di tempo, le batterie conservano più energia. I supercondensatori non sono adatti a fornire energia a lungo termine, ma sono perfetti per le applicazioni che richiedono un rilascio rapido di energia.
I ricercatori baschi hanno creato un dispositivo ibrido agli ioni di litio che combina i vantaggi di entrambe le tecnologie. Mantiene la robustezza e la rapidità di carico-scarico di un supercondensatore, mentre immagazzina energia ad alta potenza come una batteria. Le prestazioni complessive del dispositivo sono migliorate dalla combinazione di elettrodi di tipo batteria e supercondensatore.
Per creare gli elettrodi sono state utilizzate varie forme di carbonio, accuratamente selezionate da fonti di biomassa. Non tutte le biomasse forniscono carbonio adatto alle applicazioni di stoccaggio dell’energia, ma i risultati hanno dimostrato l’efficacia del carbonio derivato dal pino insigne.