27 Feb 2019
Il sistema del riciclo è circolare e crea valore per l’intera filiera del legno
Dalla cassetta di legno per l’ortofrutta alla cucina di casa nostra o dal pallet al mobile di design, il passo è breve. A rendere possibile questa connessione è la filiera basata sul recupero e il riciclo del legno post consumo, che in Italia ha il suo baricentro nel Consorzio Rilegno.
Il ciclo economico ampio e virtuoso di questa filiera è stato ora “fotografato” dalla ricerca “Il sistema circolare della filiera legno per una nuova economia” realizzata dal Politecnico di Milano e presentata nel corso del convegno “The future, today” promosso da Rilegno e FederlegnoArredo.
I risultati sono decisamente interessanti per la filiera basata sul recupero e il riciclo del legno post consumo in Italia: l’impatto economico è stimabile in circa 1,4 miliardi di Euro, 6mila i posti di lavoro e un “risparmio” nel consumo di CO2 pari a quasi un milione di tonnellate.
Come ha spiegato il prof. Giovanni Azzone presentando i risultati della ricerca: il rapporto ha analizzato puntualmente i diversi fattori economici “coordinati” da Rilegno e il processo che ha consentito di raccogliere nel 2017 oltre 2,5 milioni di tonnellate di legno. Diversamente da quanto accade in altri Paesi, dove il legno post consumo viene prevalentemente “bruciato” per produrre energia, il sistema Rilegno ha consentito di rigenerare e quindi riutilizzare quasi il 30% degli imballaggi recuperati e di riciclare la parte restante, consentendo di produrre pannelli per l’arredo senza bisogno di “consumare” legno vergine.
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In termini ambientali, ciò ha consentito un “risparmio” nel consumo di CO2 pari a quasi un milione di tonnellate, circa il 2% della CO2 complessivamente prodotta in Italia. Un effetto ambientale importante, accompagnato dalla capacità di creare sviluppo e occupazione.
Il Rapporto ha stimato, attraverso l’uso di dati puntuali relativi alle imprese del sistema Rilegno e di modelli di tipo economico-statistico, gli effetti complessivi generati sull’economia nazionale, considerando l’insieme di tre componenti: l’effetto diretto delle imprese che operano all’interno della filiera del riciclo del legno post consumo; l’effetto indiretto, dovuto alla produzione richiesta alla catena di fornitura di queste imprese; l’effetto indotto, dovuto ai consumi generati dalla massa salariale prodotta.
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