11 Ago 2022

Costruire sostenibile

La sostenibilità dei materiali come nuovo parametro di valore degli edifici: i primi esempi nel mondo

di Angelo Luigi Marchetti

Perché il legno è un materiale sostenibile? Perché si ricava dagli alberi. Gli alberi crescono perlopiù spontaneamente, grazie alla terra, all’acqua e al sole. E in questa loro crescita e rigenerazione assorbono e trattengono anidride carbonica e rilasciano ossigeno. Fino a quando, per diverse ragioni, iniziano un processo di marcescenza che restituisce l’humus e rimette in atmosfera l’anidride carbonica assorbita. Una pluralità di alberi costituisce un ecosistema che alimenta e arricchisce la vita. Il legno è dunque un dono prezioso che ci fornisce direttamente la natura, e che dai primordi ha accompagnato l’uomo nella sua quotidianità e soprattutto nella costruzione di abitazioni e di qualsiasi altra tipologia di edificio.

Oggi il legno, grazie a continue innovazioni e a un sapiente uso di di tecniche e know-how costruttivo, si pone traguardi sempre più ambiziosi in termini di possibilità e di prestazioni. Senza però dimenticare la sua semplice origine: è un materiale naturale. È un materiale a energia verde. Cioè nel suo percorso dal bosco alla costruzione, pur considerando tutti gli impatti ambientali, dal trasporto alle trasformazioni, continua a mantenere una parte dell’anidride carbonica assorbita durante la sua crescita, sottraendola dall’atmosfera. E continuerà a mantenerla fino a quando raggiunge il proprio fine vita. A quel punto potrà essere riutilizzato o riciclato, continuando a immagazzinare a lungo nel tempo l’anidride carbonica assorbita come albero. Questo a differenza di molti altri materiali, definiti a energia grigia, che hanno un bilancio negativo in termini di anidride carbonica.

Il legno è un materiale rinnovabile, perché per ogni albero tagliato per ricavarlo ne possono essere piantati altri. È rinnovabile purché provenga da foreste certificate sostenibilmente. È rinnovabile e quindi è sostenibile. E la sostenibilità è il principale driver che caratterizzerà il settore delle costruzioni nei prossimi anni. Cambiando anche i parametri di valutazione.

Infatti, il valore economico degli edifici dipenderà non solo dalla loro posizione, dal design architettonico, dalla sicurezza statica, dai ridotti consumi energetici, ma anche da un nuovo parametro, quello della sostenibilità dei materiali utilizzati. Maggiore sarà la quantità di materiale sostenibile impiegato nella costruzione, maggiore il valore dell’investimento.

È un cambio di paradigma! E il legno avrà un ruolo di primaria importanza!

Si contano già una molteplicità di fabbricati in tutto il mondo che sono l’emblema sia dei livelli di ingegneria che di sostenibilità raggiunti. Basta per esempio citare la struttura del Metropol Parasol a Siviglia, ingegnerizzata dallo studio ARUP, dove sei grandi elementi a fungo si ergono dalla piazza centrale della cittadina spagnola tramite dei fusti cilindrici caratterizzati da una prima fascia di cemento raccordata dalla pavimentazione che contiene i “tronchi” lamellari di sostegno. Crescendo verso l’alto e allargandosi a ombrello rovesciato, i grandi funghi si collegano tra loro a un’altezza di circa trenta metri dal livello stradale. Qui, sulla copertura, sono poi presenti un ristorante sospeso e una sinuosa passeggiata panoramica.

Ma non solo. Un altro esempio iconico è il Treet building di Bergen in Norvegia, un edificio alto cinquanta metri, realizzato nel 2015, con quattordici piani a destinazione residenziale, con una combinazione ibrida in legno lamellare e a tecnologia XLAM. E infine, vorrei anche citare Mjøstårnet, la torre del lago Mjøstå in Norvegia: questo edificio completato nel 2019 ha ad oggi il primato tra le opere di ingegneria in legno più alte a livello globale. Complessivamente, infatti, si erge a 85,4 metri di altezza.

Una delle tante scelte virtuose e sostenibili dei progettisti (Voll Arkitekter) e dei committenti è stata quella di rifornirsi in loco, sia per le materie prima sia per la lavorazione delle stesse e la manodopera. Per un progetto di tale visibilità mediatica, si è trattato di una decisione presa in maniera molto consapevole, che testimonia ancora una volta la necessità di ricorrere a un approccio sempre più sostenibile, in logica life cycle thinking, che valorizzi processi e materiali sempre più rispettosi dell’ambiente.

E il legno avrà sempre più un ruolo da protagonista. Sta a noi valorizzarlo ulteriormente, partendo dalla salvaguardia dei nostri boschi fino a investire nella progettazione della manutenzione, della riparazione, del riuso e di tutte quelle forme di riciclo che ne allungano il più possibile la vita utile.

Angelo Luigi Marchetti è presidente di Assolegno

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