18 Ott 2019

Un riciclo da 6.000 posti di lavoro

L’obiettivo fissato dall’unione europea per il riciclo degli imballaggi di legno è del 30% entro il 2030. Un traguardo lontanissimo per Rilegno che nel 2018 ha ormai raggiunto una percentuale doppia (63%) con 1,9 milioni di tonnellate di legno raccolto e avviato al riciclo, pari a 103mila autotreni l’anno, circa 400 al giorno.

Pallet, imballaggi industriali, imballaggi ortofrutticoli e per alimenti, raccolti, riciclati o rigenerati diventano dunque elemento chiave per il funzionamento della vera economia circolare.

I numeri di un successo

Rilegno gestisce una filiera basata su 2.000 consorziati, oltre 400 piattaforme di raccolta private, capillarmente diffuse sul territorio, 13 impianti di riciclo, 4.541 comuni convenzionati per un numero di abitanti che supera i 42 milioni.

Della quota complessiva di legno avviato a riciclo, una parte importante, pari a 642.470 tonnellate, proviene dalla raccolta urbana realizzata attraverso le convenzioni attive con i comuni italiani.

Da sottolineare poi l’attività di rigenerazione dei pallet, fondamentale in ottica di prevenzione: sono state 780.000 le tonnellate, ovvero circa 56 milioni i pallet usati, ripristinati per la loro funzione originaria e reimmessi sul mercato.

Una nuova economia, 1,4 mld di euro e 6.000 posti di lavoro

Un sistema che, secondo la recente ricerca “Il sistema circolare della filiera legno per una nuova economia” realizzata dal Politecnico di Milano, genera un impatto economico stimabile in circa 1,4 miliardi di euro (che salgono a circa 2 miliardi considerando oltre al recupero e riciclo anche il riutilizzo), 6.000 posti di lavoro e un ‘risparmio’ nel consumo di CO2 pari a quasi 1 milione di tonnellate (pari a circa il 2% dell’immesso nazionale).

Leggi di seguito l’intervista completa a Nicola Semeraro, pubblicata su VITA del mese di Ottobre 2019

Vita_Ottobre 2019, la prima parte Vita_Ottobre 2019, la seconda parte

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