15 Gen 2018

Sono ben 2.407 gli alberi monumentali in Italia. L’Elenco

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali pubblica il primo elenco degli alberi monumentali in Italia.

Sono ben 2.407, tra querce, platani, pini e cipressi. Una lista di opere d’arte “verdi” divise per regioni, valori biologici ed ecologici.

Un interessante atlante che illustra come, con il passare delle stagioni e con il cambio di colori delle foglie, gli alberi continuino a sopravvivere per lunghi secoli, fatti di intemperie, credenze e battaglie.

L’albero, che da sempre ha abbracciato l’uomo proteggendolo e consolandolo, è la prima fonte di vita per l’uomo.

“Questo primo elenco – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – rappresenta uno strumento utile per diffondere la conoscenza di un patrimonio naturale e culturale collettivo di inestimabile valore. Gli alberi monumentali hanno un forte valore identitario per molte comunità e per questo vogliamo promuovere e valorizzare la loro conoscenza tra i cittadini”.

Un patrimonio di inestimabile valore da conoscere e tutelare.

alberi monumentali

Quali sono gli alberi monumentali in Italia

Equamente distribuiti tra nord, centro e sud, l’Italia non è fatta di sole bellezze proveniente dall’ingegno e dal lavoro manuale. È la natura che stavolta sorprende gli occhi di chi la guarda.

Talmente bella e sorprendete da assumere un forte valore storico, culturale e religioso (sia pagano che cristiano) per il territorio.

Si distinguono per età, perché sono stati d’ispirazione per uomini illustri, o perché sono stati protagonisti di alcune scene che hanno fatto la storia d’Italia.

Pensate al patrimonio immenso che possiede ogni italiano. Secondo una ricerca del Corpo Forestale, ogni italiano potrebbe circondarsi di ben 200 alberi. E quanti di questi conservano leggende, speranze e nostalgie.

alberi monumentali

La ricerca

L’elenco degli albero monumentali in Italia è stato il risultato di una lunga ricerca realizzata dal Mipaaf in collaborazione con le Regioni, le Provincie autonome e i Comuni. A questi, si è aggiunto un supporto scientifico presieduto dal Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia del CREA, dagli Enti parco, istituti scolastici, professionisti agronomi e forestali, associazioni ambientaliste e cittadini.

Leggi l’elenco per intero.

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